Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Quando lo sport si fa sviluppo economico di un territorio

Alla vigilia della maratona di Reggio Emilia un convegno mostra i benefici economici e sociali di una manifestazione sportiva

Un'immagine della Maratone del Tricoloredi Federica Imbrogli


REGGIO EMILIA - Le luci della Maratona del Tricolore si sono spente. Numeri alla mano, si può dire che non si sia trattato solo di una gara podistica, ma di una manifestazione cittadina. Alla sua 16esima edizione, la maratona di Reggio Emilia ha segnato un doppio record: di presenze (oltre 3.000 podisti) e di tempi. Ma l'organizzazione della maratona coinvolge tutti gli attori economici, sociali e istituzionali della città. A partire da Tricolore Sport Marathon e il Comitato Uisp, che in sedici anni hanno coltivato un evento sportivo dandogli una forte connotazione sociale. I 600 volontari che anche quest'anno hanno reso possibile lo svolgersi della maratona ne sono una tangibile dimostrazione.

L'importanza di questi eventi sull'economia e nello sviluppo di un territorio sono stati oggetto di un convegno svoltosi proprio alla vigilia della Maratona e promosso da Maratoneitaliane insieme a Tricolore Sport Marathon. A fianco delle istituzioni, dal Comune di Reggio Emilia, alle Province di Roma e Venezia, esperti e i rappresentanti delle principali maratone italiane hanno condiviso le proprie esperienze chiedendosi qual è l'impatto di un grande evento sportivo su di un territorio. Numeri alla mano, Lorenzo Cortesi, segretario generale di Venice Marathon, ha fatto sapere che l'indotto dell'edizione 2010 sulla provincia di Venezia è stato di oltre 6 milioni di euro. Dalla ricerca condotta da Venicemarathon insieme alla Camera di commercio di Venezia su "L'indotto economico della 25^ Venicemarathon" emerge infatti che la spesa pro capite per iscritti e accompagnatori è stata di 267,96 euro per un totale di circa 20mila visitatori, tra atleti e accompagnatori.

Con le dovute proporzioni, il teorema vale anche su città minori. "L'11 dicembre la nostra città - ha commentato Paolo Manelli, presidente di Tricolore Sport Marathon - è stata invasa da sportivi e non, portando a Reggio Emilia circa 20mila persone, delle quali solo 3.180 atleti. Non dobbiamo dimenticare che il 'prodotto Maratona' è confezionato insieme a tutta la città, che attraverso la manifestazione esprime se stessa in ogni suo aspetto: economico, culturale ed enogastronomico". Il presidente di TSM ha fatto sapere che "è in corso un'indagine per analizzare l'impatto economico dell'evento sul territorio e che i dati saranno disponibili a breve". Secondo Alberto Manzotti, docente presso la Luiss B.S. di Roma e membro del Consiglio di gestione della Fondazione per lo Sport, i benefici di un evento come questo sono sociali ed economici e incidono sul sistema delle infrastrutture, sul brand della città e di conseguenza sull'indotto turistico del territorio, che incrementa gli utili e genera occupazione. Si tratta di vantaggi misurabili che portano beneficio alla città, ma più in generale, al sistema Paese, tanto da spingere la Commissione Europea a redigere una guida per massimizzare gli impatti duraturi delle manifestazioni culturali e sportive in un'ottica di partenariato. Una sfida, che Reggio Emilia ha già cominciato a vincere sedici anni fa e che di certo non trova sprovveduta la Uisp locale.

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